Tenere sotto controllo l’impianto a gas della propria casa è un argomento sempre delicato da affrontare e a cui dedicata la dovuta attenzione. La sicurezza negli impianti alimentati a gas è un elemento così fondamentale che vi sono anche prescrizioni specifiche previste dalla legge. Per tutti questi motivi è utile ricordare quali sono i fattori da tenere in considerazione per la propria sicurezza personale e ovviamente su quella della propria casa. Se vi interessano informazioni di questo tipo potete trovare altre articoli utili su ecodellalombardia.com. Procediamo con ordine e torniamo ad occuparci della gestione sicura dell’impianto a gas casalingo.

Impianti a gas: cosa c’è da sapere

L’impianto di utenza a gas è ancora uno degli impianti maggiormente diffusi nel territorio italiano e nonostante ciò sono ancora in pochi ad adottare le precauzioni necessarie soprattutto in termini di sicurezza degli impianti stessi. Adottare alcune precauzioni è però importante per evitare di incorrere in rischi inutili. Prima di considerare i comportamenti da mettere in pratica per la sicurezza degli impianti di sicurezza è utile ricordare che gli impianti a gas per uso domestico in Italia sono di due tipi:

  • gas metano: la fornitura di questo tipo di gas avviene direttamente tramite uno specifico sistema di distribuzione pubblica. Sono previsti tubi interrati che attraversano il territorio per raggiungere così ogni abitazione e ogni singolo condominio. In questi casi si tratta di un gas combustibile incolore e molto volatile, insapore e inodore nel suo stato originario. Proprio per motivi di sicurezza, il gas che viene distribuito nella rete pubblica subisce un apposito trattamente di odorizzazione. Questo serve appunto per consentire alle persone di individuare la presenza di gas prima che la situazione diventi ancora più pericolosa. L’odore del gas metano è una sorta di escamotage per cercare di evitare intossicazioni ed esplosioni;
  • gas petrolio liquido: è il cosiddetto GPL ed è il secondo tipo di impianto a gas disponibile in Italia e viene distribuite tramite apposite bombole di dimensioni diverse. Per l’uso domestico sono disponibili bombole fino a 25 kg. I serbatoi di GPL sono ovviamente più grandi e possono avere una capienza anche di 5 metri cubi. Bombole e serbatoi devono rispettare specifiche norme di sicurezza a cui si aggiungono anche i controlli periodici al fine di verificarne l’efficienza. Come il gas metano, anche il GPL è un gas combustibile volatile, incolore, insapore e inodore. Per questo motivo il Ministero della Salute prevede l’aggiunta di un apposito odre per prevenire conseguenze pericolose come le esplosioni. Attenzione poi all’utilizzo di due diversi tipologie di gas combustibile, motivo per cui è necessario adottare tassativi dispositivi di sicurezza.

Sicurezza degli impianti a gas: a cosa prestare attenzione

Gestire correttamente l’impianto a gas della propria casa consente sì di usufruire di prestazioni efficienti ed affidabili, consente un risparmio energetico e assicura che l’impianto funzioni in tutta sicurezza. Vi sono poi alcune regole comportamentali da tenere a mente per rendere il consumo del gas sicuro e perché no, per provare anche a ridurre il consumo vero e proprio. Tra questi comportamenti si ricordano:

  • controllo periodico dello stato del tubo che porta il gas a ciascun apparecchio domestico. E’ importante che il tubo non sia deteriorato e deve essere sostituito almeno ogni 5 anni;
  • non lasciare i fornelli accesi quando si esce di casa. Attenzione poi, quando si cucina, a che i liquidi non spengano la fiamma. Perché? Spegnimenti improvvisi possono causare pericolose fuoriuscite di gas. Chiudere i rubinetti generali del gas prima di uscire di casa e anche prima di andare a letto;
  • controllo della fiamma dei fornelli che deve essere di colore azzurro e dalla forma regolare. In caso di anomalie si consiglia di pulire bene i fornelli e i bruciatori, qualora ciò non fosse sufficiente si consiglia di chiamare gli addetti che hanno installato l’impianto o i tecnici predisposti per un relativo controllo dello stesso;
  • pulizia accurata della caldaia e dello scaldabagno. Questa operazione va svolta dagli installatori e almeno una volta all’anno. Una corretta pulizia è proprio quel che serve per far sì che gli impianti siano sempre più sicuri e meno inquinanti;
  • la predisposizione delle canne fumarie deve seguire dei criteri costruttivi specifici e ogni anno è bene verificare il loro funzionamento ad un tecnico prima di accendere il riscaldamento;
  • il controllo della tenuta dei rubinetti del gas;
  • non accendere nessun tipo di interruttore elettrico quando si sente forte odore di gas. In questi casi è bene aprire subito le finestre, individuare l’origine della fuga e avvertire un addetto al controllo;
  • predisporre finestre a doppi vetri, isolare le tubature dell’acqua calda in caso di passaggio in luoghi non riscaldati, rivestire il sottotetto con appositi materiali isolanti per evitare di disperdere il calore;
  • applicare valvole termostatiche ai radiatori per regolare più facilmente la temperatura dell’ambiente in cui sono presenti.